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Ristoratori: Come scegliere il sistema per il tuo ristorante

Premessa: Al termine dell’articolo ci sono preziosi consigli per far sì che non si abbiano brutte sorprese durante il processo di automazione del proprio ristorante.Negli ultimi anni i ristoranti che hanno abbracciato la filosofia del mondo multimediale sono cresciuti in modo decisamente esponenziale. Questo fenomeno in continua crescita è (stato) reso possibile da nuove ed economiche tecnologie di cui si sentono i nomi continuamente: Wi-Fi e Android. Fino a qualche anno fa infatti un punto cassa evoluto, comprensivo di tutti gli accessori, costava tantissimo ed il collegamento degli apparati utilizzati dal personale erano collegati unicamente con sistemi radio dai costi esorbitanti. Oggi non è più così!Ma cosa significa per un ristorante abbracciare il mondo multimediale o più tecnicamente automatizzarsi?L’automazione (o meccanizzazione) è il processo che prevede l’abbandono dei tradizionali metodi di gestione del locale rendendo, grazie ad appositi apparati di gestione, migliori tutte le fasi del lavoro. I cambiamenti più radicali sono:· Presa delle comande con dei terminali;· Ricezione delle comande con apposite stampanti;· Gestione analitica del proprio punto vendita.Potrei continuare elencando fidelity card, gestione dei conti, gestione dell’asporto, gestione delle provvigioni e così via. Tengo però a soffermarmi su questi tre punti poiché sono la base da cui partire per rinnovare energicamente il proprio modo di lavorare.Vorrei per queste tre voci chiarire dove e come offrono al ristoratore un’indiscussa ottimizzazione del lavoro:Presa delle comande con dei terminali:· Il cameriere sarà più rapido e preciso nella presa delle comande;· Una (cali)grafia poco chiara non sarà più un problema;· Il cameriere dovendo fare la metà dei viaggi potrà servire meglio il cliente (si potranno adottare opzionalmente anche sistemi chiama camerieri per migliorare ulteriormente il servizio).Ricezione delle comande con apposite stampanti:· La comanda arriverà sempre precisa e con grandi caratteri in stampatello;· Gli ordini saranno evasi in più stampanti a seconda della postazione in cui andranno preparati i cibi; gli antipasti agli antipasti, le pizze in pizzeria, le carni in braceria e così via. Ovviamente verrà sempre indicato lo stesso tavolo, lo stesso orario ed il nome del cameriere che ha prodotto l’ordine;· E’ possibile dividere in più tagli la comanda. Le varie fasi (antipasti, primi, secondi, ect ect) potranno essere stracciare nel momento in cui si è finito di preparare i cibi. In questo modo non ci confonderemo mai durante i momenti di lavoro più intensi.Gestione analitica del proprio punto vendita:· Le statistiche del venduto ci fanno vedere quali sono le pietanze più apprezzate e quelle che non vengono mai prese in considerazione;· Il magazzino ci consente di capire ad esempio le quantità dei prodotti presenti nel locale o se c’è un ammanco ingiustificato tra le bottiglie di vino;· L’ampliamento dei servizi da poter proporre ai clienti tramite moduli opzionali tipo le fidelity card.E’ tutto molto bello ma se non funzionasse?Se non funzionasse, se foste serviti da una ditta che scarseggia di esperienza e di personale o, tra i peggiori dei casi, se l’impianto wi-fi presentasse delle zone d’ombra sareste in un mare di guai.Tutti i vantaggi sopra citati si tramuterebbero in un labirinto confusionario dal quale non si riuscirebbe a venirne a capo durante un servizio: comande non stampate ne registrate, statistiche che non tornano, palmari che non funzionano e soprattutto un mare di clienti insoddisfatti. Il vostro servizio sarà un disservizio!Questa non è la descrizione dell’inferno (anche se sembra) ma piuttosto quello che capita quando si ricerca in prodotti ed in persone sbagliate un cambiamento tanto affascinante quanto delicato.Ora, siccome mi rendo conto di aver potuto spaventare chi potrebbe aver preso in considerazione l’automazione del proprio locale, mi sento in profondo dovere di fare un elenco di accortezze sul tipo di prodotti e di servizi che si devono ricevere in relazione al tema di automazione del proprio ristorante:Prima del processo di automazione· Dovete farvi servire da una ditta che abbia una sezione con almeno due o tre persone specializzate sul parco prodotti (hardware e software) in questione;· La ditta che vi serve oltre a gestire sia l’hardware che il software deve essere un laboratorio fiscale in modo tale che possa metter mano anche sulla stampante fiscale. Insomma, in caso di assistenza, dovete avere un unico numero per tutto.· Parlare a fondo con il consulente degli obiettivi da voler raggiungere con il sistema;· Farsi una lista di domande da chiedere al consulente, contenenti i punti che vorreste chiariti sul software presentato e su eventuali funzioni a voi utili;· Sempre con il consulente fare un sopralluogo dell’intero locale al fine di: Provare l’access point con i terminali Android e verificare che non ci sia nessuna zona d’ombra; confrontarsi con il proprio personale e capire quante stampanti per le comande adottare per ottimizzare al meglio la cucina e gli altri ambienti di preparazione cibi; preventivare quanti terminali per i camerieri adottare in considerazione del fatto che l’estate o durante le feste il lavoro aumenta;· Le stampanti dovranno essere dotate di buzzer (o cicalino) che emetta un suono all’emissione della comanda (la cucina è pur sempre un ambiente rumoroso);· L’access point dovrà prevedere tecnologia POE (power over ethernet) così che potrà essere installato in qualsiasi punto senza l’ausilio di corrente elettrica (si alimenterà esclusivamente con il cavo di rete).Durante il processo di automazione· Richiedere di farvi inserire 3/4 del menù e l’ultimo quarto assieme al consulente che contestualmente vi farà parte della formazione;· Pensare, assieme al consulente, a tutti i tipi di varianti da inserire nelle vostre pietanze e farvi formare sul come fare;· Prestare particolare attenzione ai punti in cui volete installare le stampanti; devono essere vicino ad una presa di corrente ma allo stesso tempo non troppo distanti dalle postazioni di lavoro;· Dovete fare un minimo di formazione sulle funzioni software che vi occorrono ma senza esagerare; Una funzione al giorno è il miglior modo per apprendere senza confusione. In ogni caso i software sono molto semplici ed intuitivi;· Al termine dei lavori, sempre assieme al consulente, ed a tutti i vostri collaboratori dovete fare diverse simulazioni del servizio così da entrare nell’ottica del lavoro automatizzato. Qua vi inizierete a divertire e ad apprezzare davvero il sistema per la prima volta;· Non dovete in nessun modo farvi fiscalizzare la cassa in modo tale che potete lavorarci e sbagliare senza incappare in errori fiscali. La ditta provvederà a fiscalizzare la cassa in un secondo momento;· Fate domande e prove a non finire, il consulente è li per voi e per far sì che lavoriate serenamente e con ordine mentale.Dopo il processo di automazione· Il consulente dovrà seguirvi durante la prima sessione di lavoro (a pranzo o a cena);· Quando sarete davvero sicuri chiamate la ditta per farvi fiscalizzare la stampante fiscale;· La ditta dovrà prevedere un contratto di assistenza assicurativo sulla stampante fiscale, assistenza da remoto ed eventuali interventi necessari sul posto per malfunzionamenti non risolvibili tramite connessione da remoto;· Help Desk e più di una persona che raccolga le vostre chiamate;· La ditta dovrà intervenire entro le 8 ore lavorative;· Il consulente se davvero professionale lascerà il suo cellulare acceso anche la domenica qualora aveste bisogno di piccoli accorgimenti.So che ho ripetuto di continuo la parola consulente ma quello che occorre a voi non è un commerciale che vi parli di quanto il suo prodotto sia il migliore ne tanto meno di un tecnico che sa esclusivamente come si installa un sistema. A voi occorre un consulente che abbia il giusto bagaglio tecnico ma che in primis vi sappia ascoltare per proporvi successivamente la soluzione su misura per voi e che soprattutto vi accompagni durante le tre fasi sopra elencate.



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